Una coppia di amici ci ha portato a scoprire uno degli angoli più belli e “strani” dei colli euganei: il Monte Ceva. Devo ringraziarli molto, perché ci ha lasciati veramente stupiti!
Tutto quello che tocchi punge
Prima di tutto la vegetazione di un tratto del percorso è tipicamente mediterranea, con fichi d’india, agavi e quasi tutto quello che si può toccare lungo una salita (di livello EE) nella migliore delle ipotesi punge, graffia o taglia. Lungo la salita non ho resistito: ho provato ad assaggiare i fichi d’india, non molto buoni, crescono troppo piccoli, forse non era il periodo giusto.
La bussola sbaglia
Altro fatto affascinante sulla cima, poco sotto, in corrispondenza di una spaccatura della roccia, il campo magnetico risulta alterato. Si può vedere bene con la bussola (che di norma va portata nell’equipaggiamento base dello zaino) che, avvicinandosi, segna una deviazione dal nord tra i 10 e i 20°!
Il castagneto dimenticato
Ultima cosa degna di nota, nell’ultimo tratto si passa vicino alle mura del complesso del castello del Catajo, e da un buco è possibile accedere alle rovine del monastero di S. Maria delle Croci e ad un ampia sommità della collina con i resti di un antico castagneto ormai abbandonato, ma molto affascinante.
Una bella e sorprendente passeggiata:
http://www.collieuganei.it/sentieri/sentiero-monte-ceva/
Total climbing: 380 m
Total time: 02:58:56